Lotta ai roditori Roma

Negli ultimi anni, Roma ha assistito a un aumento significativo nella Lotta ai roditori
Roma
in particolare ratti, nei suoi quartieri.

Questo fenomeno, che un tempo sembrava confinato ad aree periferiche o poco curate,
oggi riguarda anche zone centrali e turistiche, sollevando preoccupazioni tra cittadini,
amministrazioni e turisti. Le cause del problema Le cause della proliferazione dei roditori
nella Capitale sono molteplici. Una delle principali è la gestione inadeguata dei rifiuti. I
cassonetti stracolmi, spesso lasciati aperti o danneggiati, diventano vere e proprie fonti di
cibo per i ratti. La raccolta dei rifiuti non sempre avviene con regolarità, soprattutto in
alcuni quartieri più popolosi, e questo alimenta la presenza di animali infestanti.
Un altro fattore rilevante è lo stato delle infrastrutture sotterranee. Roma possiede una rete
fognaria antica e in alcuni tratti deteriorata, che offre rifugio ideale ai roditori. Le
manutenzioni non sempre sono tempestive e ciò consente ai ratti di proliferare indisturbati,
creando vere e proprie colonie. Infine, il clima più mite registrato negli ultimi anni, dovuto ai
cambiamenti climatici, ha favorito i cicli riproduttivi dei ratti, che si moltiplicano con
maggiore facilità anche in stagioni un tempo meno favorevoli.
Conseguenze sanitarie e sociali La presenza massiccia di roditori comporta rischi sanitari
non trascurabili. I ratti sono potenziali vettori di malattie come la leptospirosi, il tifo murino
e la salmonellosi. Anche se non si tratta di epidemie frequenti, il contatto accidentale con
urine o escrementi può comportare gravi conseguenze per la salute pubblica. Oltre ai
rischi sanitari, l’invasione dei roditori contribuisce al degrado urbano. Turisti e cittadini
lamentano frequentemente avvistamenti nei pressi di monumenti, parchi e aree pedonali.
Questo compromette l’immagine della città e incide negativamente anche sul settore
turistico, uno dei principali motori economici della Capitale. Interventi e mancanze delle
amministrazioni Le amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi anni
hanno spesso annunciato piani straordinari di derattizzazione. Tuttavia, i risultati sono stati
spesso parziali o temporanei. Gli interventi non sempre sono coordinati tra i diversi enti
preposti (Comune, ASL, AMA, ecc.) e mancano di continuità e controllo sul lungo periodo.
Un ulteriore problema è la scarsa educazione civica in alcune aree della città: l’abbandono
di rifiuti per strada, la mancata raccolta delle deiezioni animali e la trascuratezza di spazi
condominiali contribuiscono a creare ambienti favorevoli alla proliferazione dei roditori. Le
proposte per il futuro Affrontare seriamente l’emergenza roditori a Roma richiede un
approccio integrato e strutturato. Le azioni necessarie includono:
Potenziare la raccolta dei rifiuti: migliorare la frequenza del servizio, sostituire i cassonetti
danneggiati e aumentare i controlli sul conferimento illecito. Derattizzazione regolare e
diffusa: pianificare interventi periodici in tutti i quartieri, non solo in risposta alle
segnalazioni, ma seguendo una mappatura preventiva delle zone a rischio. Manutenzione
delle fogne e del verde urbano: ripristinare tratti danneggiati delle fognature e curare le
aree verdi, che spesso diventano rifugi per i roditori.
Educazione e partecipazione dei cittadini: avviare campagne di sensibilizzazione
sull’importanza della pulizia e sul corretto smaltimento dei rifiuti, coinvolgendo anche
scuole, comitati di quartiere e associazioni.
Tecnologia e monitoraggio: utilizzare sensori e tecnologie smart per individuare
precocemente le colonie di roditori e intervenire prima che diventino un problema
conclamato.

CHIAMA ORA
EMAIL