Il Monitoraggio infestazioni Roma in un contesto urbano complesso come quello di
Roma rappresenta una sfida cruciale per la salute pubblica, la sicurezza alimentare, il
decoro urbano e la qualità della vita dei cittadini.
La capitale, con la sua vasta estensione territoriale, l’elevata densità abitativa e la
compresenza di aree storiche, verdi e industriali, è particolarmente vulnerabile alla
proliferazione di insetti infestanti, roditori e altri parassiti. Le principali tipologie di infestanti
a Roma Tra le infestazioni più comuni a Roma si annoverano: Ratti e topi: presenti in
particolare nei pressi dei cassonetti, nei parchi, lungo le sponde del Tevere e nelle zone
umide o abbandonate.
Blatte (scarafaggi): tipicamente associate agli impianti fognari, ma spesso presenti anche
in abitazioni e locali commerciali. Zanzare: sia comuni che tigre, particolarmente attive nei
mesi estivi e in aree con ristagni d’acqua. Piccioni e altri volatili infestanti: nidificano su
monumenti e tetti, contribuendo al degrado architettonico. Processionaria del pino:
pericolosa soprattutto nei parchi pubblici e giardini scolastici.
Formiche, pulci e cimici dei letti: diffuse soprattutto nei contesti domestici e ricettivi.Le
cause principali delle infestazioni L’aumento delle infestazioni a Roma è legato a diversi
fattori: Cambiamenti climatici: temperature più alte e inverni miti favoriscono la
sopravvivenza e la riproduzione degli insetti. Carenze nella gestione dei rifiuti: la presenza
di immondizia abbandonata in strada rappresenta un potente attrattore per roditori e
insetti.
Strutture fognarie obsolete: le reti idriche e fognarie datate e talvolta mal manutenute
favoriscono la proliferazione di blatte e ratti. Alta densità urbana e turismo: la presenza
massiccia di persone, strutture ricettive e attività commerciali favorisce la circolazione e il
trasporto passivo di infestanti. Le strategie di monitoraggio Il monitoraggio è la prima fase
fondamentale per un controllo efficace delle infestazioni. A Roma, le strategie attuate
includono:
Ispezioni periodiche: condotte da operatori specializzati (privati o comunali), soprattutto in
edifici pubblici, scuole, ospedali e reti fognarie. Punti di controllo fissi: installazione di
trappole per roditori e blatte in punti strategici della città. Segnalazioni dei cittadini: tramite
numeri verdi, app municipali o piattaforme online, i cittadini possono segnalare infestazioni
nelle proprie zone.
Tecnologie digitali: l’utilizzo di software GIS (Geographic Information System) consente di
mappare le zone più critiche e pianificare interventi mirati. Collaborazioni con enti sanitari
e ASL: il monitoraggio di infestazioni con implicazioni sanitarie, come zanzare portatrici di
virus, è effettuato anche in sinergia con enti regionali e nazionali. Interventi conseguenti al
monitoraggio
Una volta rilevate le criticità, si procede con interventi mirati che possono includere:
Derattizzazioni e disinfestazioni nei luoghi pubblici e privati. Pulizia straordinaria delle aree
più colpite. Chiusura temporanea di locali o aree pubbliche in casi estremi. Campagne
informative per sensibilizzare la cittadinanza su comportamenti corretti (come evitare
ristagni d’acqua o accumuli di rifiuti). Modifiche strutturali nei luoghi a rischio, come
coperture dei tombini, sigillature di accessi e miglioramento della gestione dei rifiuti.
Criticità e limiti del sistema attuale Nonostante gli sforzi messi in campo, il sistema di
monitoraggio a Roma presenta ancora diverse criticità: Interventi non sempre tempestivi
in seguito alle segnalazioni. Mancanza di coordinamento tra enti pubblici e aziende
private. Fondi limitati destinati alla prevenzione e monitoraggio. Educazione civica
insufficiente: molti comportamenti individuali contribuiscono all’aggravarsi del problema,
come l’abbandono dei rifiuti o il mancato rispetto delle regole condominiali.